Migliorare la sicurezza del trapianto di cellule staminali ematopoietiche autologhe nei pazienti con malattia di Crohn


Sono state valutate la fattibilità e la tossicità del trapianto di cellule staminali ematopoietiche autologhe ( HSCT ) per il trattamento della malattia di Crohn refrattaria.

In uno studio prospettico, i pazienti con malattia di Crohn refrattaria che soffrono di un ciclo di malattia aggressiva nonostante il trattamento medico, ridotta qualità di vita, e nei quali l'intervento chirurgico non era un'opzione accettabile, sono stati sottoposti a trapianto HSCT.
E’ stata valutata la tossicità e le complicanze durante la procedura ed entro il primo anno dopo il trapianto, insieme con l'impatto dell'introduzione di misure di supporto sugli esiti di sicurezza.

Sono stati arruolati 26 pazienti.

Durante la mobilizzazione, 16 pazienti ( 62% ) hanno presentato neutropenia febbrile, tra cui una batteriemia e due shock settici.
Il tempo mediano di neutropenia dopo la mobilizzazione è stato di 5 giorni.

5 pazienti hanno abbandonato lo studio dopo la mobilizzazione e 21 pazienti sono entrati nella fase di condizionamento.

Il tempo mediano di recupero ematopoietico per i neutrofili ( più di 0.5 x 109/l ) è stato di 11 giorni, per le piastrine ( più di 20 x 109/l ) di 4 giorni.

20 pazienti ( 95% ) hanno sofferto di neutropenia febbrile e 3 pazienti ( 27% ) hanno presentato un peggioramento dell'attività della malattia di Crohn perianale durante il condizionamento.

Tra le complicanze non-infettive, 6 pazienti ( 28.5% ) hanno presentato reazione alla globulina antitimocitaria, 12 pazienti ( 57% ) hanno sviluppato mucosite e 2 pazienti ( 9.5% ) hanno presentato complicanze emorragiche.

Le variazioni delle misure di sostegno nello studio, in particolare i regimi di profilassi antibiotica durante la mobilizzazione e il condizionamento, hanno nettamente diminuito l'incidenza di gravi complicanze.

Durante i primi 12 mesi di follow-up, le infezioni virali sono state le complicanze più comunemente osservate, e un paziente è morto a causa di una infezione sistemica da citomegalovirus.

In conclusione, il trapianto autologo di cellule staminali per i pazienti con malattia di Crohn refrattaria è fattibile, ma devono essere attuate misure di sostegno straordinarie.
Si consiglia di eseguire questa procedura solo in Centri di grande esperienza. ( Xagena2015 )

Jauregui-Amezaga A et al, Gut 2015; Epub ahead of print

Gastro2015 Emo2015



Indietro

Altri articoli

Upadacitinib ( Rinvoq ), un inibitore orale selettivo della Janus chinasi ( JAK ), è in fase di studio per...


Etrolizumab è un anticorpo monoclonale anti-beta-7 mirato all'intestino che ha come target le integrine alfa-4 beta-7 ( α4β7 ) e...


Rinvoq, il cui principio attivo è Upadacitinib, è un medicinale che agisce sul sistema immunitario ed è indicato per il...


La dilatazione endoscopica con palloncino ( EBD ) è il trattamento endoscopico consolidato per le stenosi brevi nella malattia di...


La malattia di Crohn fistolizzante è difficile da trattare. Sono stati riportati i risultati di ENTERPRISE, uno studio randomizzato, in...


VISIBLE 2 è uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, di fase 3 che ha valutato una nuova...


Una strategia treat-to-target, in cui obiettivi di trattamento rigorosamente definiti facilitano il processo decisionale nella pratica clinica, è raccomandata come...


Le linee guida sulle fistole perianali nella malattia di Crohn raccomandano il trattamento anti-TNF ( fattore di necrosi tumorale )...


Gli studi con comparatore attivo sono importanti per informare il paziente e la scelta del medico. Sono state valutate l'efficacia...


C'è un grande bisogno insoddisfatto di nuove terapie con nuovi meccanismi d'azione per i pazienti con malattia di Crohn. Gli...